
Persona e comunità. La persona al centro, con tutto ciò che le appartiene a partire dall’ambiente. E la comunità cristiana attorno, che attivandosi nell’aiuto ai poveri riscopre il senso della sua fede. Eccoli i due binari su cui la Caritas intende procedere nel prossimo quinquennio. Paralleli e indispensabili. A conclusione dei quattro giorni del 39° Convegno ecclesiale delle Caritas diocesane a Castellaneta ( Ta), il direttore don Francesco Soddu fa il punto. E indica nello «sviluppo umano integrale», quello della Laudato sì, la rotta del nuovo mandato che gli è stato rinnovato.
Il confronto tra le 155 Caritas diocesane stavolta ha privilegiato le buone pratiche alle relazioni.
Tutti gli interventi sono stati improntati allo stile del racconto, per focalizzare meglio l’attenzione sullo sviluppo umano integrale, tema di questo 39° convegno. Abbiamo preferito il concreto all’astratto. Ed è stata una scelta vincente.
Come le undici ‘opere-segno’ delle Caritas pugliesi, offerte come esempio alle Caritas di tutta Italia?
Non sono state certo pensate inizialmente come progetti esemplari. Ma la condivisione è stata il filo conduttore di queste giornate.
Dopo cinque anni di direzione, le è stato rinnovato il mandato. Come stanno cambiando le povertà? Quale sarà la rotta?