Ci piace ricordare questo nostro sacerdote a 8 anni dalla sua partenza da questa nostra terra che tanto ha amato e servito. Si è fatto tutto a tutti, ed è icona di una diaconia straordinaria specialmente per i piu’ piccoli. Resta un grande ricordo ed uno straordinario esempio da seguire non solo per chi è scout ma per tutti noi che siamo ancora in cammino verso il Regno. Abbiamo bisogno di sostegno per trasformare la nostra esistenza in una vita la cui dimensione del servizio e dell’amore sia il fondamento delle nostre azioni, parole, decisioni scelte. Proprio stamane nelle pagine social è apparsa questa stupenda immagine condivisa da tanti…anche noi come Chiesa e come Caritas diocesana vogliamo ricordarlo come Uomo, Presbitero, amico, fratello. A lui la nostra preghiera perchè accompagni il nostro cammino con quello stesso stile che ha contraddistinto la sua vita, il silenzio gioioso e l’ascolto attento dei fratelli. Don Carmelo prega per noi.
Biscottini Caritas….piccoli gesti che raccontano i colori dell’amore e della misericordia
Villarosa, tanta tristezza ai funerali del 43enne disoccupato che si è tolto la vita.
Preferiremmo solo Happy Caritas, ma la nostra realtà è anche questa. Tutto cio’ scuote le nostre coscienze, ci porta a riflettere, ad interrogarci. Si poteva evitare una tragedia simile? Forse se ci fosse stata piu’ attenzione, piu ascolto del grido, a volte soltanto sussurrato, forse si poteva evitare un fatto così sconvolgente. Nessuno vuole accusare nessuno s’intende. Rileggendo un breve commento del parroco della chiesa Madre, durante l’omelia del funerale ci rendiamo conto come sia urgente una vera conversione che ci porti da una dimensione di pietismo e assistenzialismo freddo e crudele ad un’ accoglienza vera dell’altro, con un’empatia ed una condivisione che prende esempio dalla Croce, dove ” tutto Dio si è dato tutto all’uomo”. Preghiamo intensamente perchè questa periodo forte che è la Quaresima ci consegni alla S. Pasqua con un rinnovato fervore e amore verso i poveri e gli ultimi e ci consenta di superare le nostre riserve, preconcetti. Lo Spirito del Risorto ci consegni nuovi a questa nostra storia e faccia di noi strumenti di misericordia con la stessa tensione che Dio ha per ciascuno di noi. Anche come Chiesa ci dobbiamo interrogare con urgenza e davanti alla tragedia di tanti nostri fratelli e di tante comunità straziate dal dolore e dalla disperazione perchè possiamo e dobbiamo essere luce che illumina e sale che da senso alla storia. Non lascia spazio a interpretazioni il commento di mons Stagno, quando chiama le Istituzioni a interrogarsi e riflettere sulle loro responsabilità. E’ tempo che chi ha ruoli di guida lo faccia con impegno, con senso di responsabilità. Io aggiungo non c’è solo “sete di denaro” da parte dei giovani, c’è sete di giustizia, sete di lavoro, sete di testimonianza, sete d’amore, sete di senso della vita. A noi adesso il compito di non dimenticare presto e di rimmetterci in cammino rinnovando completamente ed interamente la nostra vita e così la nostra storia.
Papa: l’indifferenza verso il povero è corruzione
39° Convegno nazionale delle Caritas diocesane
CARITAS IS HAPPY…LA CARITA’ E’ GIOIA!